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NUOVE OCCASIONI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO

IPSOA - N. 10 - OTTOBRE 2018

Finalmente si profila uno strumento più concreto e accessibile per affrontare e gestire la crisi di impresa temporanea e reversibile. Lo scopo è quello di conservarne il residuo valore nell’interesse generale.

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ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO NELLA LEGGE DELEGA DI RIFORMA

IL SOLE 24 ORE - N. 3 - MARZO 2018

Quale è la sorte dell’impresa, una volta praticata la procedura di allerta, nel caso l’esito non sortisse il risultato atteso assicurando la continuità aziendale e scongiurando il dissesto? La legge delega di riforma del diritto fallimentare regola anche questa fattispecie all’art. 5 (”Accordi di ristrutturazione dei debiti e piani attestati di risanamento”) richiamando espressamente l’esigenza di incentivare gli accessi a queste forme di composizione e alle convenzioni di moratoria. Ciò nella non improbabile previsione che gli interventi per affrontare l’emersione anticipata della crisi non fossero risultati sufficienti a superare le difficoltà. Ovvero, con maggior rischio, qualora non sia stata nemmeno avviata la procedura di allerta, e si intenda affrontare direttamente una situazione debitoria insostenibile.

LA NUOVA PROCEDURA DI ALLERTA NELLA CRISI D'IMPRESA

IL SOLE 24 ORE - N.1 - GENNAIO 2018

 

La “riforma della disciplina della crisi di impresa e dell’insolvenza” per ora approvata con legge di delega al Governo (L. 19.10.2017 n.155) rappresenta certamente una innovazione di rilevante significato nel quadro delle riforme economiche attese dalla “business community” del Paese e non solo.

Dopo i tentativi introdotti almeno dal 2006 per adeguare il vecchio R.D. 267/1942 comunemente noto come “Legge Fallimentare” al tumultuoso evolversi della realtà economica, alcuni dei quali oggettivamente improcastinabili e in ogni caso asistematici, la riforma ha il merito di muovere da principi generali coerenti con un approccio finalmente organico. Il principio generale uniformatore infatti è finalizzato ad armonizzare la gestione della crisi di impresa e le procedure che conseguono alla insolvenza (Art. 2 della legge Delega 155/2017).

 

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PROCEDURE DI SOVRAINDEBITAMENTO: NOVITA' DELLA L.155/2017

IL SOLE 24 ORE - N. 12 - DICEMBRE 2017

Con la legge del 19 ottobre 2017, n.155, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.254 del 30 ottobre 2017, il Parlamento ha conferito al Governo i poteri necessari per la stesura dei decreti legislativi, finalizzati ad imprimere una profonda rivisitazione del diritto concorsuale, estesa anche alle procedure di sovraindebitamento

Con riferimento a queste ultime i soggetti destinatari sono attualmente imprenditori e consumatori, che non possono accedere alle procedure concorsuali presenti disciplinate nel nostro ordinamento (R.D. 267/1942 e succ. mod.). Se inizialmente erano stati pensati come accordi negoziali validi solo per i creditori che avevano preso parte ed accettato l’accordo, oggi le stesse si presentano come procedimenti più marcatamente concordatari i quali sfociano in un risultato obbligatorio per tutti i creditori al raggiungimento di una maggioranza qualificata di consensi.


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ASPETTI CRITICI NELLE PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO

IL SOLE 24 ORE - N° 04 - APRILE 2017

 

La disciplina della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento è stata introdotta dalla L.27 gennaio 2012, n.3 con l'obiettivo di regolamentare tutte quelle situazioni di sovra indebitamento non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali presentandosi come strumento concorsuale con effetti esdebitatori.

Per sovraindebitamento si intende la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile, che determini la rilevante difficoltà ad adempiere le obbligazioni ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente.

A tal proposito, sono state, infatti, introdotti due istituti:

- l'accordo del debitore;

- il piano del consumatore.

Il debitore può formulare una proposta di accordo con il ceto creditorio o, se consumatore, può proporre in alternativa un piano di ristrutturazione del debito. Caratteristica peculiare è che entrambi i procedimenti possono essere intrapresi soltanto su istanza del debitore.